31 gennaio 2018 / Comunicati stampa

Gli assicurati pagano l’indennità unica per il secondo pilastro

L’organo direttivo di PUBLICA, la Commissione di cassa, ha deciso di ridurre il tasso tecnico e il tasso di conversione degli istituti di previdenza affiliati al 2% e al 5,09% nel 2019. Senza misure di compensazione adeguate, questa decisione comporterà massicce perdite per i dipendenti federali. In dicembre il Consiglio federale aveva proposto al Parlamento di finanziare l’indennità unica in parte con l’ottimo risultato dell’esercizio 2017 e in parte con il preventivo 2018. Una proposta che il Parlamento ha inspiegabilmente respinto.

La Comunità di negoziazione del personale federale (CNPC), la principale rappresentante dei dipendenti federali, prende atto del fatto che l’Organo paritetico della cassa di previdenza della Confederazione, in seno al quale i rappresentanti dal datore di lavoro e quelli del personale hanno lo stesso numero di voti, spezzi una lancia in favore del personale proponendo di finanziare l’indennità unica con un accantonamento speciale. Ciò permetterebbe di compensare la perdita di prestazioni ma ridurrebbe il capitale della cassa a scapito degli assicurati. Il Consiglio federale lascia perlomeno intravedere un possibile aumento del contributo annuo del datore di lavoro a partire dal 2019. In ogni caso le perdite per chi ha meno di 60 anni oscilleranno tra il 5 e il 2,8%. Una prospettiva decisamente cupa per i giovani dipendenti.

La CNPC deplora che il Parlamento non tuteli i dipendenti federali. La proposta dell’Organo paritetico della cassa di previdenza è insoddisfacente.

Informazioni:

  • Christof Jakob, presidente CNPC e segretario SSP/VPOD, tel. 077 447 29 03
  • Barbara Gysi, presidente APC e consigliera nazionale, tel. 079 708 52 34

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