22 novembre 2018 / Comunicati stampa

Negoziati salariali con la Confederazione: nessun accordo, a febbraio si torna al tavolo dei negoziati

La tornata negoziale odierna tra il consigliere federale Ueli Maurer e i sindacati si è conclusa con un nulla di fatto. La Comunità di negoziazione del personale della Confederazione, che rappresenta la maggior parte dei dipendenti federali ed è composta da APC, Garanto, VPOD e personale fedpol, ha chiesto con le altre associazioni un aumento salariale dell’1,5% (inclusa la compensazione del rincaro). Una richiesta moderata.


Il Consiglio federale propone tuttavia solo lo 0,8% e – nonostante l’ottima situazione finanziaria e una previsione di rincaro dell’1% – vuole garantire solo lo 0,6% attingendo dal credito centrale per il personale. Prende quindi in considerazione il fatto che l’austerità nei dipartimenti aumenterà sensibilmente e che il personale subirà una riduzione dello stipendio nonostante l’eccedenza miliardaria. Le finanze federali sono più solide che mai. Il Consiglio federale prevede un’eccedenza di 2,5 miliardi di franchi per l’anno in corso e di 1,3 miliardi per il 2019. Inoltre, stando alle previsioni economiche, il PIL segnerà una solida crescita del 2%.


La CNPC si aspetta che il ministro delle finanze Ueli Maurer sfrutti l’ampio spazio di manovra a favore del personale dato che non perde occasione per dichiarare quanto bene e con quanto impegno lavora il personale federale. La piena compensazione del rincaro è il minimo che ci si possa aspettare. La prossima tornata negoziale è prevista in febbraio. A quel momento, davanti alle concessioni di altri datori di lavori importanti, potrebbe essere difficile per il Consiglio federale continuare ad arroccarsi sulle proprie posizioni. È ampiamente tempo che la Confederazione faccia un gesto concreto nei confronti del personale!


Comunicato stampa CNPC

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