07 luglio 2022 / News

Sospendere la riorganizzazione dell’UDSC fino all’approvazione delle pertinenti basi legali

In risposta al rapporto della CdG del 23 maggio, il comitato centrale ha deciso di scrivere una lettera aperta al Consiglio federale. Hanno firmato anche Transfair e APC.


Lettera aperta


Sospendere la riorganizzazione dell’UDSC fino all’approvazione delle pertinenti basi legali


Onorevole Presidente della Confederazione

Onorevoli Consigliere e Consiglieri federali


Il rapporto della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati sulla trasformazione dell’AFD nell’UDSC ha evidenziato quanto segue:

  • la nuova organizzazione mette il Parlamento davanti al fatto compiuto;
  • l’obbligo dell’uniforme (e l’integrazione nel sistema gerarchico del Cgcf) per il personale della carriera civile è illegale;
  • il porto dell’arma non deve essere esteso in misura significativa ad altre collaboratrici e ad altri collaboratori fino all’entrata in vigore della nuova legge.


Nello svolgimento del proprio mandato, il personale dell’Amministrazione federale è tenuto a rispettare standard etici elevati, sottostà a un severo codice deontologico allo scopo di tutelare la propria indipendenza e capacità d’azione e deve applicare lealmente e senza possibilità di fraintendimento le leggi emanate dal Parlamento. Secondo un principio di reciprocità, il personale dell’UDSC chiede ora che le leggi vengano rispettate anche nell’ambito della trasformazione dell’AFD per la quale è chiamato a pagare un prezzo molto alto.


Per le associazioni del personale è fondamentale che il Consiglio federale prenda fermamente posizione sul rapporto della CdG-S del 23 maggio 2022.


Dal nostro punto di vista è chiaro che le osservazioni formulate dalla CdG-S in merito all’obbligo dell’uniforme e dell’arma per il personale della carriera civile debbano essere tenute in debita considerazione. Riteniamo inoltre che tutte le misure riguardanti la trasformazione dell’UDSC, ad esempio il programma di formazione Allegra, debbano essere sospese fino al termine del dibattito parlamentare, ossia fino a che non sarà stato definito l’orientamento della nuova legislazione sulle dogane. Davanti alla grande incertezza e al profondo malcontento che attanagliano sia il personale della carriera civile sia quello del Corpo delle guardie di confine, ci permettiamo di attirare l’attenzione su due altri aspetti imprescindibili ai fini della riuscita della trasformazione:

  • Un miglior coinvolgimento del personale dell’UDSC, ossia una maggiore considerazione per le conoscenze professionali degli specialisti di dogana e delle guardie di confine in vista dell’adozione di importanti decisioni tecniche. Ciò implica la creazione di una tavola rotonda con i rappresentanti dei partner sociali sulle modalità di controllo 360°, il diritto di essere sentiti in forma verbale e scritta su tutti i progetti rilevanti e sulle modifiche che riguardano il personale.
  • Una vera trasformazione culturale che integri le due anime dell’UDSC, in particolare la creazione di un think tank che favorisca la riflessione e tenga seriamente conto delle critiche.


Vi ringraziamo per l’attenzione che vorrete dare alle nostre considerazioni nella risposta che

siete chiamati a fornire entro il 23 settembre.


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