14 settembre 2023 / News

Ora tocca ai lobbisti scendere in campo

Dopo che il Parlamento è entrato nel merito della nuova legge sulle dogane contro il parere della commissione competente, tocca alle lobby scendere in campo.


Tanto complesso e fragile è il diritto doganale nel contesto globale, tanto semplicistiche appaiono le prime proposte della CET-N.


Ad esempio, di fronte al fatto che il diritto doganale sancisce il principio secondo cui tutte le merci che transitano fisicamente dalla frontiera devono (e non possono) essere dichiarate, la CET-N propone la possibilità di rinunciare alla dichiarazione per le merci non assoggettate all’obbligo doganale.


Ma la CET-N pensa veramente di rinunciare alla dichiarazione nei casi in cui il dazio non è dovuto?


«E perché no?» potrebbe chiedersi chi non è del mestiere. Perché, di fatto, ciò significherebbe non poter più condurre analisi dei rischi e controlli commisurati ai rischi. Verrebbero a mancare le basi per il perseguimento penale e per statistiche affidabili. I primi a risentirne sarebbero lo Stato, i Cantoni, la ricerca, l’economia ma anche altri settori che in futuro dovranno operare solo sulla base di stime e supposizioni.


Aumenterebbero anche i rischi per la sicurezza della popolazione visto che una parte delle merci che arrivano in Svizzera non soddisfano le normative e già attualmente i controlli sono effettuati in funzione dei rischi e in base alle indicazioni fornite nella dichiarazione.


Non possiamo dimenticare che molte delle merci che arrivano in Svizzera attraverso la posta pacchi non sono assoggettate all’obbligo doganale e vengono quindi consegnate al destinatario o immesse in commercio senza controlli. Senza i dati delle dichiarazioni non si potrebbero svolgere controlli mirati e affidabili e si permetterebbe a falsificazioni, merci pericolose, sostanze vietate, prodotti di scarso valore o nocivi per la salute, armi e medicamenti inaffidabili di arrivare in Svizzera ancora più facilmente. Infine, non si potrebbero più riconoscere tendenze né elaborare analisi o previsioni utili per l’evoluzione dell’economia, dei trasporti, dei prezzi, dell’origine ecc. oppure lo si potrebbe fare solo con sforzi eccessivi e risultati insoddisfacenti.

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